Come diventare grafico

Il grafico è una professione sempre più richiesta al giorno d’oggi. La parte visiva della comunicazione ricopre infatti un ruolo cruciale ai fini dell’efficacia. Diventare grafico è il sogno di molti giovani. Quali sono i passi da seguire per renderlo concreto? Vediamo assieme i più importanti.

Università: sì o no?

Quando ci si informa su come intraprendere la professione di grafico, tra le domande più frequenti che ci si pongono c’è l’interrogativo relativo all’università. Frequentarla è utile o no? In linea di massima sì. Il motivo principale riguarda la possibilità di crearsi un network professionale e di mettere a confronto il proprio approccio creativo con quello di altri professionisti.

Attenzione: questo non significa che studiare da autodidatta sia sbagliato. Anzi, formarsi in maniera personalizzata sull’onda della passione è molto importante per costruirsi una professionalità completa. Il web è una miniera di informazioni utili in merito.

Per fare il grafico è necessario saper disegnare bene? Assolutamente no!

Un altro aspetto su cui soffermarsi quando si parla di come diventare grafico riguarda il fatto che per svolgere questa professione non è necessario saper disegnare bene. Quello che conta è essere in grado di trasferire velocemente le idee su carta.

Freelance o agenzia?

Chi intraprende percorsi formativi per seguire la strada professionale di graphic designer si domanda, per forza di cose, se diventare freelance o se iniziare in agenzia.

Non c’è una risposta più giusta dell’altra. Tutto, infatti, dipende dalle inclinazioni della singola persona. Di certo c’è che, se non ci si ritiene sufficientemente pronti ad affrontare il mondo della libera professione (non certo semplice), si può partire lavorando in agenzia. In questo modo è possibile consolidare il proprio approccio creativo confrontandosi con altre figure, in primis con il copywriter.

Come diventare grafico freelance

Una volta fatte proprie tutte le conoscenze tecniche necessarie a intraprendere la professione di grafico, se si punta a diventare freelance è necessario muoversi con buonsenso. Il primo passo da fare al proposito riguarda il sito. Un grafico non può presentarsi semplicemente con un sito vetrina non aggiornato.

Necessario è presentare in maniera dettagliata il proprio portfolio. Averlo sul sito è la base, ma non bisogna dimenticare l’esistenza di piattaforme ad hoc sul quale caricarlo.

Essenziale è anche scegliere in maniera mirata le piattaforme social su cui essere presenti. Per intenderci, è imprescindibile che un grafico abbia un profilo Instagram.

Un altro punto essenziale sul quale soffermarsi riguarda la costruzione del network. Se si ha intenzione di avere successo come freelance, è opportuno avere punti di riferimento per quanto riguarda la creazione di siti e la redazione di testi.

In questo modo, si riesce a proporre al cliente finale un servizio più completo. Molto utile è anche avere dei contatti utili per quanto riguarda la stampa (una delle realtà più valide nel settore è www.pgteam.eu).

Sono diverse le strade da seguire per costruirsi un proprio network professionale. Tra le opzioni utili al proposito è possibile citare le associazioni di freelance, ma anche i gruppi Facebook.

I libri da leggere

Ogni graphic designer che si rispetti deve curare molto la questione della lettura. Esistono infatti diversi titoli imprescindibili per chi vuole fare questa professione. Ecco quali:

  • Da cosa nasce cosa (Bruno Munari)
  • Segni e simboli (Adrian Frutiger)
  • Critica portatile al visual design (Riccardo Falcinelli)
  • La caffetteria del Masochista (Donald Normann)
  • Logo Design Love (David Airey)
  • Logotype (Michael Evamy)
  • Sei proprio il mio typo (Simon Garfield)
  • Ruba come un Artista (Austin Kleon)
  • Imparo l’Arte della Grafica (Robin Williams)