Bike Trial, gli aspetti principali della struttura delle bici

Nel corso degli ultimi anni, il mondo del ciclismo sta osservando lo sviluppo di una nuova disciplina piuttosto interessante e sicuramente altamente spettacolare. Si tratta del Bike Trial, che prevede di affrontare dei percorsi molto difficili, in cui sono presenti numerosi ostacoli, avvalendosi di biciclette molto particolari, che differiscono rispetto alle usuali mountain bike oppure bici da corsa.

È chiaro, quindi, che anche l’acquisto delle bici da Bike Trial dovrà essere oggetto di attente valutazioni. Per ogni biker che si avvicina a questa disciplina sportiva è importante avere a disposizione un mezzo adatto alle proprie esigenze e, soprattutto, al proprio stile di guida. Su recklessbikes.it c’è la possibilità di rinvenire un gran numero di modelli, tutti di altissima qualità, realizzate con dei materiali che riescono a garantire un perfetto mix tra leggerezza e resistenza, anche perché queste bici devono essere in grado di sopportare vibrazioni e urti, visto che le cadute sono all’ordine del giorno, in gara, ma soprattutto durante gli allenamenti.

L’importanza nella scelta delle ruote e dei freni

È fondamentale mettere in evidenza come i freni debbano essere davvero molto potenti, in maniera tale da garantire un bloccaggio perfetto della ruota anche in situazioni e condizioni particolarmente al limite. Ecco spiegata la ragione per cui la maggior parte di queste bici può contare su un sistema frenante idraulico a disco, ma c’è anche un’alternativa, rappresentata dai freni a pattino, come ad esempio il magura HS 33.

In ogni caso, i sistemi frenanti a disco sono quelli più utilizzati sulle biciclette con delle ruote da 20”, in cui il fatto di avere una ruota con un raggio più limitato, permette di sfruttare una frenata molto più potente e, al contempo, anche distintamente più precisa. Per quanto riguarda le ruote di dimensioni maggiori, invece, quelle da 26” ad esempio, un gran numero di biker opta per prediligere la variante a pattino magura HS 33. I vantaggi sono presto spiegati: prima di tutto consente di limitare il peso delle ruote, e garantire anche una maggiore precisione del disco, visto che frenando direttamente sulla spalla del cerchio, la torsione dei raggi della ruota viene rimossa completamente. Sfruttando un impianto a pattino, ci sono anche diversi dettagli da tenere a mente e da considerare per fare in modo di incrementare ancora di più il grado di potenza che caratterizza la frenata. Ad esempi, si possono sfruttare dei pads a mescola morbida, ma si può optare anche per la fresatura del cerchio.

Le competizioni di Bike Trial

L’organizzazione delle gare riprende diversi aspetti dell’universo delle moto trial. Infatti, nei vari percorsi si prevede di affrontare un certo numero di aree: chi ci riuscirà nel minor tempo possibile avrà vinto, ma occhio ovviamente al numero di penalità e di errori, che potranno aumentare a dismisura il tempo impiegato per affrontare il percorso.

In ambito italiano sono essenzialmente due i campionati che stanno trovando ampio spazio anche dal punto di vista mediatico. Il primo è quello FCI e il secondo è UISP/BIU. Il campionato FCI si caratterizza per essere regolato da parte della normativa UCI. Quindi, per affrontare ciascuna area, ogni biker ha a disposizione 2 minuti al massimo. Le penalità che vengono sanzionate comprendono non solo l’appoggio dei piedi, ma anche quello della coppa piuttosto che della piastra, così come quello dei pedali.

Inoltre, il campionato FCI viene organizzato in una sola gara. Chi vince si porta a casa il titolo di campione italiano. È la Coppa Italia, invece, denominata CIT, ad essere organizzata in più tappe. Tutte le varie competizioni UISP/BIU prevedono una sostanziale differenza, ovvero la possibilità di sfruttare la coppa e il pedale, mentre il tempo massimo da rispettare per ciascuna zona è pari, al massimo, a 2 minuti.