Quanto si paga per la firma digitale? Ecco quanto costerà nel 2023

La firma digitale è un servizio sempre più utilizzato. Infatti si rivela molto importante e vantaggioso, soprattutto perché è utile. In maniera particolare riesce a rendere più snelli e più veloci i tempi di lavoro ed è anche sostenibile, perché riduce il consumo di carta. La firma elettronica qualificata (questo il vero nome della firma digitale) ha pari valore legale rispetto alla firma autografa.

Come avere la firma digitale

La firma digitale è uno strumento di cui si servono già tantissime persone e imprese per velocizzare la validazione dei documenti. Infatti, in contesti di questa natura, il tutto è reso più semplice grazie a questo servizio postale online che offre tante opzioni per eseguire gran parte delle operazioni per le quali in posta occorre invece fare lunghe file.

Dobbiamo, però, specificare che la firma digitale non è obbligatoria, anche se ormai è diffusissima soprattutto presso le Pubbliche Amministrazioni e nelle aziende. Questo per i vantaggi di cui abbiamo parlato già precedentemente.

La firma digitale si ottiene da una procedura informatica che è chiamata validazione. Questo processo è davvero fondamentale perché garantisce la certezza dell’identità e fa in modo che i documenti segnati con la firma digitale diventino immodificabili. D’altronde dobbiamo sempre ricordarci che chi ha firmato un documento con la firma elettronica qualificata non può non riconoscerlo in una fase successiva.

Per ottenere una firma digitale ci si deve rivolgere a dei servizi qualificati, che vengono autorizzati da Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale. Sono proprio questi servizi che hanno il compito di emettere certificati digitali qualificati per la firma digitale. Rivolgendosi all’Agenzia per l’Italia Digitale è possibile rintracciare l’elenco di tutti i prestatori di servizi a cui è possibile rivolgersi per ottenere la possibilità della firma digitale.

Ci sono diversi certificatori sui quali è possibile contare, per esempio anche banche, aziende multinazionali, colossi della tecnologia, Camere di Commercio e ordini professionali. È possibile rivolgersi anche all’Unione Europea per vedere qual è l’elenco di prestatori di servizi per la firma digitale.

Quanto costa la firma digitale

Per chiarire quanto costa la firma digitale, innanzitutto si deve precisare come si usa. Ci sono dei servizi, infatti, che consentono di utilizzare la firma elettronica qualificata in maniera gratuita. Ma spieghiamo meglio che cosa si intende, quando si vuole spiegare come si può utilizzare la firma digitale.

Essa si può usare in modalità locale, quando viene generata da uno strumento che possiede il titolare, come una smart card o un token, oppure può essere generata da remoto, attraverso strumenti di autenticazione.

La possibilità di utilizzare la firma digitale da remoto è un’ottima soluzione, perché si applica a tutti i servizi online. Quindi non si è legati materialmente ad uno strumento concreto, come possono essere una smart card o un token.

È molto facile cercare il certificatore, scegliere quello che più corrisponde alle proprie esigenze e poi registrarsi seguendo le indicazioni che di solito vengono messe a disposizione passo passo, per poter ottenere e utilizzare la firma digitale.

Quest’ultima può essere ottenuta anche con il sistema di riconoscimento SPID. In questo caso si deve procedere all’accesso con le credenziali SPID di livello 2, per dimostrare l’identità dell’utente. L’Agid comunque ha evidenziato che dal 2023 non è più possibile per gli utenti utilizzare due dispositivi per la generazione di firme digitali.

In questo senso stanno agendo già altre agenzie di altri Paesi, come per esempio la Francia, per rimettere tutto in linea e per affidarsi a dispositivi più duraturi, in maniera da fare in modo che gli utenti non incorrano in procedure che poi non validino le firme digitali.

Evidentemente anche l’Italia dovrà portarsi sulla stessa linea entro il 2023, per fare in modo di generare sempre firme digitali apposite e valide.