Vacanze in Salento: i souvenir migliori da portare a casa

Il Salento è una delle destinazioni più apprezzate quando si parla di vacanze estive. Quando si chiama in causa questa zona della Puglia, è fondamentale chiamare in causa non solo le sue indiscusse bellezze naturali, ma anche la ricchezza di tradizioni culturali e gastronomiche. Soprattutto quando ci si reca in Salento per la prima volta, può capitare di avere qualche incertezza in merito ai souvenir da portare a casa. Se ti trovi in questa situazione, nelle prossime righe puoi trovare diverse dritte che speriamo possano aiutarti!

Statuette in cartapesta

La lavorazione della cartapesta è una delle tipicità del Salento. Quando la si chiama in causa, è necessario ricordare che affonda le radici in una tradizione iniziata nel XVII secolo. Nell’ambito dei soggetti più apprezzati, è possibile chiamare in causa senza dubbio le statuine del presepe. Si tratta quindi di un souvenir perfetto da regalare a un amico o a un parente che ama prendersi cura delle decorazioni natalizie quando arriva la festa più bella dell’anno.

Pumo salentino

Quando si parla di simboli della tradizione salentina che possono essere presi in considerazione nel momento in cui si sceglie un souvenir da portare a casa dopo le vacanze, un doveroso cenno va dedicato al pumo. Questo portafortuna, che raffigura il bocciolo del fiore di acanto, è un simbolo universale di fecondità. Legato al culto della dea Pomona, protettrice dei frutti, viene realizzato da diversi artigiani. Tra questi è possibile citare gli orafi – come è chiaro dando un’occhiata a bellezze come il pumo salentino portafortuna di Pidipumo, i gioielli che vedono protagonista questo simbolo sono meravigliosi e adatti a diversi look – ma anche gli esperti nella creazione di ornamenti che vengono appesi fuori dalle case con intento benaugurale.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, è fondamentale ricordare che, secondo la tradizione, non esiste casa di salentino doc senza la presenza di un pumo.

Taralli

Quando si va in vacanza, a prescindere dalla destinazione, ci si impegna sempre per portare con sé, al ritorno, qualche souvenir succulento. Niente di strano: dopotutto, quando si parla della cucina, si inquadra un mondo capace come nessuno di raccontare l’unicità di un luogo. Nel caso del Salento, se si ha intenzione di andare sul sicuro è possibile chiamare in causa un grande classico come i taralli. Questi anelli, preparati utilizzando farina di grano tenero, vino bianco, olio e semi di finocchio, sono uno spezzafame a dir poco gustoso e, come sicuramente sai, possono essere accompagnati con un vino tipico.

Soprammobili in pietra leccese

La tradizione della pietra leccese è uno dei simboli dell’artigianato salentino e pugliese in generale. Quando si chiama in causa questo materiale, si inquadra una roccia calcarea che può essere annoverata nel gruppo delle calcareniti marnose. Viene utilizzata per realizzare diversi manufatti, dai soprammobili fino ai piatti e alle ciotole. Da non dimenticare sono anche le cornici e gli orologi. In tutti i casi, gli oggetti sono impreziositi da decorazioni a dir poco pregevoli.

Olio

Gli olivi salentini sono stati tristemente al centro dell’attenzione negli ultimi anni per via del virus della Xylella. Questa calamità ha toccato molto, non piegandolo per fortuna definitivamente, il settore della produzione dell’olio, una delle eccellenze del territorio salentino nonché un’ottima idea per chi vuole portare a casa, per sé o da regalare, un souvenir speciale.

Ricami

Il ricamo salentino è un’altra tradizione molto antica di questa zona della Puglia. Il suo simbolo è il telaio a pedali. Se si ha intenzione di portare con sé, alla fine della vacanza, un souvenir capace di toccare il cuore, un doveroso cenno deve essere dedicato ai centrini e ai merletti.

Per quanto riguarda i primi, nell’ambito delle soluzioni più celebri è possibile chiamare in causa il cosiddetto chiacchierino.