Cannabis autofiorente: 5 vantaggi da conoscere

Quando ci si approccia da zero al mondo della coltivazione della cannabis, ci si trova davanti a espressioni tecniche non immediatamente accessibili. Qualche esempio? Cannabis autofiorente. Chi decide, partendo da zero, di iniziare a coltivare cannabis in casa, se la sente spesso consigliare. Come mai? Il motivo è molto semplice: i semi di cannabis a carattere autofiorente fioriscono senza bisogno di particolare impegno nell’allestimento dell’apparato di illuminazione. La fioritura, infatti, è legata solo all’età della pianta.

Quali sono i loro vantaggi di questi semi che, dopo i primi esperimenti, alcuni dei quali di poco successo, negli anni ‘70 hanno iniziato ad avere un grande successo commerciale all’inizio del terzo millennio? Scopriamone assieme cinque che un coltivatore alle prime armi deve assolutamente conoscere.

Ciclo di vita rapido

Le piante di cannabis autofiorenti hanno un ciclo di vita e di crescita molto rapido. Questo è dovuto al loro essere ibridate con la cannabis ruderalis, una varietà originaria della Siberia che, vista la necessità di adattarsi a un ambiente ostile dal punto di vista climatico, ha sviluppato caratteristiche tali da riuscire a massimizzare gli sforzi di crescita, concentrandoli in tempi ristretti.

Nel caso della cannabis autofiorente – che come già detto la vede protagonista dei vari ibridi – si parla di un periodo di crescita tra le 7 e le 10 settimane. Questo rappresenta un vantaggio non da poco se si guarda la cosa dal lato del coltivatore, che può essere attratto da varietà particolarmente gustose ma, nel contempo, sentirsi scoraggiato per via dei lunghi tempi necessari prima di vedere il risultato dei propri sforzi.

Altezza contenuta

Chi pensa che coltivare cannabis in balcone sia impossibile, dovrebbe ricredersi e provare le varietà autofiorenti. In virtù dell’aspetto sopra ricordato relativo alla ruderalis, le piante non superano quasi mai il metro di altezza (il minimo, invece, è attorno ai 60 centimetri). Questo è fantastico per chi non vuole rinunciare al proprio hobby e ha a disposizione uno spazio outdoor non grande (coltivare all’aperto implica chiaramente un notevole risparmio sui costi di illuminazione che, seppur ridotti rispetto a quelli delle varietà fotoperiodiche, comunque ci sono).

Risparmio di fertilizzanti

Coltivare cannabis autofiorente permette di risparmiare nell’acquisto di fertilizzanti. Ne servono infatti molto pochi. Giusto per dare un parametro quantitativo, ricordiamo che, se possibile, è il caso di somministrare la metà delle quantità che si mettono in gioco con le piante di cannabis fotoperiodica. Il motivo è presto spiegato ed è legato al fatto che, essendo le piante di altezza contenuta, non è il caso di sovraccaricarle di nutrienti.

Maggiori quantità di CBD

Rispetto alle piante di cannabis fotoperiodica, le autofiorenti sono, in media, più ricche di CBD. Questo è considerato un grande vantaggio soprattutto da chi coltiva la cannabis con lo scopo di avere sempre in casa un efficace rimedio naturale contro ansia, dolori e infiammazioni. Quelli appena elencati sono solo alcuni dei numerosi benefici del cannabidiolo, il fitocannabinoide più celebre dopo il THC e diverso da quest’ultimo innanzitutto per via dell’assenza di effetti psicoattivi. Per amor di precisione, ricordiamo che è in grado di attenuare quelli provocati dal suo “cugino” più celebre.

Ottima resistenza

Quando si parla delle piante di cannabis autofiorente, è fondamentale citare, tra i vantaggi, la loro ottima resistenza. Dopotutto, come più volte ricordato, sono ibridi della ruderalis, una varietà che ha l’equipaggiamento genetico adatto per crescere e andare avanti fronteggiando temperature a dir poco rigide (è anche in grado di crescere in terreni estremamente sconnessi).

Ciò significa che, per i coltivatori, è possibile apprezzare delle piante che non temono i parassiti. Da ricordare, inoltre, è la loro capacità di proteggersi dalle muffe. Alla luce di quanto appena specificato, possono essere considerate la soluzione migliore per i breeder principianti, maggiormente propensi a compiere errori.