Investire nel 2021: il conto deposito è ancora vantaggioso?

A causa della pandemia dovuta al coronavirus stiamo assistendo ad una grave crisi economica mondiale e sono sempre di più gli italiani che si domandano dove convenga investire i propri risparmi.

Il conto deposito, ad esempio, storicamente è sempre stato considerato un investimento abbastanza sicuro, magari meno redditizio di altri, ma che certamente non esponeva a grandi rischi.

Sarà ancora così nel 2021 e quali sono le altre forme di investimento considerate sicure secondo gli esperti? Per approfondire e restare sempre aggiornati basterà visitare uno dei più noti e autorevoli siti di economia e finanza, cliccando sul seguente link: economia24news.com.

Ma vediamo, dunque, che cos’è e come funziona un conto deposito.

Che cos’è il conto deposito

Come accennato in precedenza il CD, o conto deposito, è uno degli strumenti finanziari, messo a disposizione da parte degli istituti di credito, considerato tra i più sicuri in assoluto e su cui si otterranno dei guadagni certi.

Sostanzialmente si tratta di un conto parallelo al proprio conto corrente ordinario, quello attraverso cui si preleva o si fanno le classiche operazioni bancarie, dove si vincoleranno dei soldi sui quali verrà riconosciuto un interesse da parte della banca.

Il conto deposito non è sicuramente uno strumento attraverso cui si diventerà ricchi o si otterranno grandi guadagni, ma per chi desidera risparmiare può rappresentare un’ottima soluzione. Viene considerato un investimento sicuro grazie al Fondo Interbancario di Garanzia, che tutela gli intestatari che hanno stipulato un conto deposito con una banca europea fino a 100 mila euro qualora l’istituto dovesse fallire.

Il conto deposito può essere libero o vincolato, ecco le principali caratteristiche di ognuno:

  • il conto deposito libero è meno vantaggioso perché il tasso di interesse sarà più basso e si guadagneranno, dunque, meno soldi. Di contro, però, permette di prelevare liberamente i soldi depositati, lasciando anche la possibilità che questi vengano trasferiti sul proprio conto ordinario
  • il conto deposito vincolato, invece, vincola la somma depositata fino alla scadenza indicata al momento della stipulazione del contratto, che solitamente varia dai 3 ai 12 mesi. Come è facile immaginare, più a lungo si terranno vincolati i soldi e maggiore sarà il tasso d’interesse riconosciuto. Tuttavia, molte banche concedono al cliente la possibilità di svincolare la somma in anticipo, rinunciando agli interessi maggiorati

Esistono varie tipologie di conto deposito, ognuna con caratteristiche specifiche, tra cui:

  • il conto deposito a interessi anticipati che permette di ricevere gli interessi, che saranno però molto bassi, in anticipo
  • il conto deposito per minorenni, che può essere utilizzato come una sorta di salvadanaio, mettendo da parte delle piccole cifre per i propri figli negli anni
  • il conto deposito a zero spese, che riconosce interessi bassi ma che permette all’intestatario di non pagare i vari costi di gestione

Ma quanto può costare aprire un conto deposito? Ecco le principali voci di spesa:

  • l’imposta di bollo, che si calcola sulla giacenza residua a fine rendicontazione ed è pari allo 0,2% della cifra vincolata
  • l’imposta sugli interessi, cioè la tassa, è del 26% e sarà calcolata al lordo sugli interessi maturati
  • i costi di gestione sono variabili, spesso l’apertura del conto deposito è gratuita ma risulterà obbligata l’apertura di un conto corrente classico di appoggio

Dunque, è vantaggioso o no aprire un conto deposito?

Per chi desidera ottenere piccoli risparmi la risposta è sicuramente affermativa perché è uno strumento sicuro e a basso costo che garantisce un piccolo guadagno. Se invece si desidera ottenere guadagni più alti bisognerà scegliere strumenti di investimento diversi, più remunerativi ma dove il rischio è maggiore.