Le regole auree per chi approccia al trading online

Risparmiare è un verbo particolarmente caro agli italiani, popolo maggiormente avvezzo ad assumere un atteggiamento da formica piuttosto che da cicala. Traslare all’atto pratico questo verbo, al giorno d’oggi, è diventato tutt’altro che semplice, complice la forte perdita del potere d’acquisto accusata negli ultimi dieci anni

A rendere ulteriormente complicata la vita, poi, è stata l’evoluzione negativa dei tassi d’interesse, che la Banca Centrale Europea, col nobile intento di rafforzare la zoppicante economia dell’area euro, ha costantemente tagliato nel corso dell’ultimo decennio sino a portarli in area negativa.

Titoli di stato senza rendimento: cosa fare?

Una situazione, quest’ultima, che ha impattato sui rendimenti dei titoli di stato, da sempre considerati un porto sicuro per i risparmiatori italiani, che da svariati anni – salvo rari momenti di tensione dello spread (come, ad esempio, nel 2018) – offrono rendimenti a dir poco effimeri sulle scadenze di medio lungo periodo (esposte, oltretutto, alla perdita di valore in caso di aumento dei tassi) e totalmente inesistenti su quelle a breve periodo.

Tutto ciò ha posto gli italiani nella posizione di dover scegliere se restare ancorati a vecchi schemi che non offrono alcun tipo di rendimento oppure evolversi ed iniziare a sfruttare le opportunità che i mercati finanziari sono in grado ciclicamente di offrire. Ed anche nel mondo finanziario, così come ogni altro settore negli ultimi quindici anni, la digitalizzazione ha consentito ai risparmiatori di diventare maggiormente consapevoli delle scelte effettuate.

Basti pensare, ad esempio, al trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita nei mercati finanziari sfruttando i devices di maggior utilizzo, come pc, smartphone o tablet, che è diventato, col passare del tempo, la modalità d’accesso al mondo finanziario preferita dagli italiani, che lo prediligono alla sportello bancario per l’estrema comodità ed i costi decisamente  inferiori.

È estremamente importante, quindi, operare nei mercati finanziari nella massima consapevolezza, avendo ben chiari quali sono i pregi e le insidie degli asset che animano il mondo finanziario, tutti reperibili tramite le piattaforme di trading online presenti sul web. Esse, infatti, non sono solo quel “luogo” dove effettuare operazioni, ma sono, innanzitutto, il principale veicolo per acquisire maggiori nozioni in ambito finanziario.

L’importanza della diversificazione in ambito finanziario

La via maestra, in tal senso, è rappresentata dalla “guide” presenti su questi portali che, nella maggior parte dei casi, sono scritte in modo semplice ed accessibile per qualsiasi risparmiatore. Lo strumento ideale per chi decide di operare autonomamente nei mercati, cercando di cogliere le possibilità offerte dagli stessi con adeguata cognizione di causa.

Anche nel mondo del trading online, è estremamente importante, che ogni singolo investitore sia conscio degli obiettivi di rendimento che intende ottenere e l’orizzonte temporale entro il quale realizzarli, tenendo presente il quadro economico-finanziario nel quale opera. Prendendo spunto da un asset precedentemente citato, ipotizzare di ottenere dei rendimenti significativi nei titoli di stato italiani in un arco temporale di breve periodo, è quantomeno utopistico.

Il rendimento dei BTP, infatti, risulta negativo sino a scadenze oltre cinque anni, offrendo rendimenti modesti sino ad oltre dieci anni; inoltre, i titoli del debito sovrano di lungo periodo potrebbero perdere di valore, in futuro, a causa, ad esempio, di una nuova fiammata dello spread o di un aumento dei tassi ufficiali della Banca Centrale Europea.

Quando si investe, infine, è buona norma rispettare una “regola aurea” dell’educazione finanziaria: diversificare. Concentrare la maggior parte dei propri risparmi in un unico asset, piuttosto che in un unico emittente, espone il portafoglio del cliente a rischi significativi: è assolutamente consigliabile acquistare diversi titoli, diminuendo la probabilità che il valore complessivo degli investimenti possa decrescere in modo alquanto significativo.