Protezioni basilari contro il coronavirus

Non è più la notizia dell’ultimo momento, ma anzi ormai è una realtà assolutamente affermata: la pandemia di Coronavirus non è ancora terminata, e sono stati superati i due mesi e mezzo dal momento in cui ha fatto il suo arrivo ufficiale anche in Italia. Da allora sono state tantissime le modifiche che questo virus ha portato alla vita dei cittadini, non solo italiani ma di tutto il mondo, ed i modi provati per contrastarlo.

Sicuramente sono stati fatti degli importanti progressi, anche solo per quel che riguarda il contenimento della diffusione: il lockdown forzato ha infatti contribuito in maniera determinante a limitare la possibilità per i cittadini di contrarre il Covid-19. Che come sappiamo, si diffonde tramite le goccioline di saliva emesse nell’aria andando ad intaccare l’apparato respiratorio delle persone.

Proprio per questo motivo sono state dettate ormai da tempo delle regole convenzionali che tutti i cittadini devono seguire, come comportamento base per difendersi da questo nuovo virus fino a quando non verrà trovato un vaccino. Vediamo allora in che cosa consistono queste protezioni basilari contro il Coronavirus.

Come proteggersi dal Coronavirus

Come è ormai assolutamente noto, il principio più importante in assoluto da mettere in pratica per evitare la possibile trasmissione di questo virus è relativo al distanziamento sociale minimo: ovvero, rispettare la distanza di almeno un metro e mezzo tra le varie persone, in qualsiasi situazione e luogo ci si trovi.

Chiaro è che dopo aver osservato il periodo di quarantena i rischi maggiori deriveranno da quelle occasioni in cui usciamo di casa, piuttosto che tra le nostre mura. Ma in ogni caso l’attenzione non è mai troppa. Oltre alla distanza minima di sicurezza, bisogna aumentare l’attenzione verso tutti quegli aspetti collegati alle nostre vie respiratorie ai quali magari in precedenza non badavamo così assiduamente.

Per esempio è importante, nel momento in cui sentiamo la necessità di tossire o starnutire, farlo nell’incavo del gomito di modo da isolare e contenere in quello spazio tutte le possibili fuoriuscite – anche microscopiche – di saliva. Altro aspetto determinante è quello collegato alle mani. Per quale motivo? Perché esse sono il principale vettore di batteri proprio verso le vie respiratorie, ovvero naso e bocca.

Toccando qualsiasi cosa, a maggior ragione in situazioni esterne alla nostra abitazione come per esempio nel momento in cui andiamo a fare la spesa, dovremo fare molta attenzione a non portare poi le mani al volto. Se non provvedendo a rispettare tutte le tecniche per lavarsi le mani che ormai sono state più volte rese note e spiegate, e allo stesso modo preoccupandoci di disinfettarle.

C’è poi da considerare primario l’utilizzo della mascherina, che anche in questo caso deve essere scelta accuratamente di modo da essere di una tipologia effettivamente efficace, che svolga al meglio la funzione filtrante. In caso di uscite in pubblico, in particolare in luoghi dove sono presenti quantità di persone più numerose, bisogna sempre indossare sia la mascherina che i guanti protettivi.

Come comportarsi in casa

Abbiamo quindi elencato tutte quelle che sono le protezioni basilari per difendersi dal Coronavirus, in particolare in situazioni pubbliche: con l’ingresso nella fase 2 infatti in Italia è aumentata in maniera consistente la possibilità di movimento e di uscita per i cittadini, rispetto ai mesi precedenti. Ma vediamo adesso quali accortezze possiamo utilizzare dentro le nostre abitazioni, per evitare ogni dubbio.

Il virus è in grado di sopravvivere sulle superfici per una durata variabile, che può arrivare anche a qualche giorno. Per questo motivo l’Istituto Superiore della Sanità ha diramato una serie di consigli che è possibile seguire anche al chiuso, nelle proprie case. Quello più importante è senza dubbio quello relativo all’aerazione delle stanze: diventa fondamentale assicurare un ricambio d’aria ad ogni camera, di modo da evitare che gli ambienti possano trattenere al loro interno eventuali particelle virali.