Smart watch, guardare l’ora è solo l’inizio

Grazie alle sue idee rivoluzionarie e al suo modo unico di consegnarle al mondo, Steve Jobs ha sicuramente dato un grande impatto alla tecnologia moderna, nel modo che ognuno di noi ha di vederla e di viverla. Ma non tutto deve la sua esistenza a lui e anzi, prima di Apple, le aziende che fornivano oggetti più o meno futuristici erano altre, da Seiko a Casio per gli orologi, da Motorola a Nokia per i telefoni.

Proprio volendo parlare di orologi, benché rappresentino tuttora un accessorio di stile, proprio com’è accaduto con le chiamate e i telefoni cellulari, al giorno d’oggi sapere l’ora è diventata una delle ultime priorità. La cosa da considerare è che questa però non è una tendenza recente e anzi, l’intelligenza degli orologi inizia già negli anni ‘80.

Dal primo orologio “intelligente” ai giorni nostri

A detta di molti il primo vero smart watch è un modello Seiko del 1982 che, in comune con quelli odierni, ha giusto la forma e la possibilità di leggere l’ora. Anche se a conti fatti nemmeno oggi è ancora possibile creare ologrammi in stile Star Wars o più semplicemente giocare ad un casinò online Netbet dal tuo orologio, con il Seiko Pulsar NL C01 potevi appunto leggere l’ora, vedere la data e qualche altro dettaglio contenuto nelle 24 cifre totali presenti sullo schermo.

La crescita delle funzionalità non è stata rapida, con aggiunte come la radio FM, la possibilità di tracciare l’attività fisica o ascoltare musica. La prima a capire davvero la portata di questa tecnologia è stata Google, che nel 2014 ha creato la linea Android Wear, software che è tuttora in uso negli orologi marchiati ASUS, LG o Motorola, per nominarne alcuni.

È solo nel 2015 che anche Apple decide di inserirsi in questo nuovo mercato, creando il primo modello di Apple Watch.

Controllo e connessione

Molti utilizzano una più semplice smart band, capace di tracciare l’attività fisica e dare una connessione molto più basica al telefono, ma sempre più persone indossano al polso qualcosa di intelligente. Anche se spesso per scopi molto meno smart, come contare i passi fatti durante la giornata e monitorare la frequenza cardiaca o la qualità del sonno – senza nessuna specifica necessità.

Per molti è un modo comodo per non dover tenere sempre a portata il telefono, dato che sarà l’orologio stesso ad avvisare di chiamate e messaggi, ai quali spesso è anche possibile rispondere. La parola d’ordine è: connessione perenne.

Stile e personalizzazione

Ovviamente lo stile è una parte importante del mondo degli orologi, più o meno smart che siano: anche se magari la cassa ha più o meno la stessa forma, solitamente rotonda o rettangolare, è nell’ambito dei cinturini che i vari produttori danno il meglio di sé.

Gli anni passati dal primo orologio (vagamente) intelligente sono davvero tanti e anche i passi fatti in questo settore sono innumerevoli. Personalizzare un orologio non è mai stato così semplice, né così divertente: tra sfondi colorati, cinturini e applicazioni dedicate ognuno può ottenere un prodotto adatto alle proprie (presunte) necessità.